Stato e cittadini

L’organizzazione attuale dello Stato è burocratica, sovradimensionata, costosa, inefficiente.
Il Parlamento non rappresenta più i cittadini che non possono scegliere il candidato, ma solo il simbolo del partito.
La Costituzione non è applicata. I partiti si sono sostituiti alla volontà popolare e sottratti al suo controllo e giudizio.

• Abolizione delle province

• Abolizione dei rimborsi elettorali

• Accorpamento dei Comuni sotto i 5.000 abitanti

• Abolizione del Lodo Alfano

• Insegnamento della Costituzione ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico

• Riduzione a due mandati per i parlamentari e per qualunque altra carica pubblica

• Eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo

• Divieto per i parlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato

• Stipendio parlamentare allineato alla media degli stipendi nazionali

• Divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari (esempio: sindaco e deputato)

• Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati

• Partecipazione diretta a ogni incontro pubblico da parte dei cittadini via web,
come già avviene per Camera e Senato

• Abolizione delle Authority e contemporanea introduzione di una vera class action

• Referendum sia abrogativi che propositivi senza quorum

• Obbligatorietà della discussione parlamentare e del voto nominale per le leggi di iniziativa popolare

• Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria

• Leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i commenti dei cittadini.