
“Un’eccellenza del nostro territorio, improntata sulla ricerca non solo accademica ma, anche e soprattutto, su quella applicata. Ci lasciamo alle spalle una visita oltremodo interessante e formativa nei laboratori della Sissa di Trieste, sommata a un’esperienza illuminante grazie alle testimonianze di coloro che portano avanti una tradizione dal consolidato prestigio internazionale”.
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), reduce da un’opportunità di approfondimento istituzionale negli spazi della Scuola internazionale superiore di Studi avanzati (Sissa), quale componente di una delegazione della VI Commissione permanente.
“Sebbene l’Italia investa meno in ricerca e sviluppo rispetto ad altre nazioni europee, il nostro Paese – aggiunge l’esponente pentastellata – continua a eccellere in termini di qualità scientifica, posizionandosi ai vertici mondiali in quanto a numero di citazioni per pubblicazione. In tal senso la Sissa, come è emerso anche dalla presentazione alla quale abbiamo assistito quest’oggi, si colloca nei quartieri alti di svariate classifiche prestigiose, anche rispetto ad altre istituzioni italiane altrettanto blasonate”.
“Durante la visita – precisa Capozzi – ho voluto porre l’attenzione sugli stipendi dei ricercatori, troppo bassi e certamente non adeguati al costo della vita. La differenza rispetto gli altri Paesi europei emerge in maniera eclatante e, purtroppo, giustifica in qualche modo la famosa fuga di cervelli in atto ormai da anni tra gli accademici italiani”.
“Un ulteriore e adeguato sostegno da parte della Regione Friuli Venezia Giulia – sottolinea la rappresentante del M5S – potrebbe di certo migliore alcuni aspetti della vita quotidiana di questi scienziati d’eccellenza e, al tempo stesso, favorirne altri come quelli legati alla residenzialità nell’ambito dei team di ricercatori dell’istituto triestino”.
“Multidisciplinarietà e innovazione – conclude Capozzi – sono emerse in maniera eloquente dalle parole competenti e appassionate di questi professionisti dalla profonda formazione accademica che portano avanti un’ormai pluridecennale tradizione di ricerca teorica abbinandola, tuttavia, a una fase sperimentale proiettata nel futuro in maniera lungimirante, come nel caso della massima attenzione rivolta all’intelligenza artificiale e alle sue applicazioni”.