ISTITUZIONI

Nel corso degli anni, la burocrazia italiana ha raggiunto apici di complessità e di lentezza che hanno comportato perdite enormi di risorse economiche e umane. Il M5S vuole riportare le Istituzioni al loro ruolo fondamentale ovvero organizzare il territorio e le sue risorse, in maniera chiara, trasparente ed efficiente: taglio agli sprechi, in primis quelli della politica, riorganizzazione ed accorpamento, dove opportuno, di servizi e funzioni amministrative. La partecipazione alle decisioni da parte dei cittadini deve essere la sorgente da cui può scaturire ricostruzione di una politica legata al territorio, e basata sulla sua conoscenza diretta. Le istituzioni devono essere la voce dei cittadini, per i cittadini.

Costi della politica

  • Per tutti i consiglieri regionali: Riduzione a 2500 €/mese netti di indennità; passaggio al sistema pensionistico contributivo; abolizione dell’indennità di fine mandato; abolizione di ogni rimborso spese forfettario; controlli rigorosi sulle spese di consiglieri.
  • Per tutti i gruppi consiliari: riduzione dei contributi di funzionamento; verifica periodica sulle spese effettuate.

Riforma istituzionale

  • Ridefinizione dei poteri degli enti locali: alla Regione solo la competenza in materia di potere legislativo, di programmazione e di controllo; accorpamento di servizi e funzioni amministrative dei Comuni con meno di 5000 abitanti (rispettando le specificità delle zone montane); abolizione delle Province.
  • Introduzione del referendum propositivo.
  • Istituzione del bilancio partecipativo per tutte le amministrazioni locali.

Gestione e amministrazione

  • Utilizzo corretto dello strumento del comparto unico del pubblico impiego; determinazione di un rapporto massimo tra dirigenti e dipendenti, sia in termini numerici che retributivi; riduzione del ricorso alle consulenze esterne; massima trasparenza delle nomine degli amministratori di Enti, Agenzie, Società controllate e partecipate.
  • Redazione dei bilanci di Regione ed Enti Locali chiara e comprensibile a tutti, secondo il criterio della massima trasparenza; concessione di finanziamenti basati sulla selezione rigorosa e ponderata dei progetti presentati; applicazione di nuovi modelli econometrici a supporto delle decisioni, legati al benessere dei cittadini.

Trasparenza

  • Trasparenza sui risultati economici degli Enti, Agenzie e Società partecipate; vendita delle quote nelle società partecipate non strategiche; valorizzazione dei beni demaniali ed eventuale dismissione di quelli non ritenuti strategici; innovazione della Pubblica
  • Amministrazione attraverso l’utilizzo di internet, tecnologie, compartecipazione dei cittadini e semplificazione sul web per l’accesso ai dati di interesse pubblico.

Programma sintetico – Versione 2.0, aggiornata al 03/02/2013