
“Il disegno di legge 54 che recepisce il decreto del ministro Salvini, il cosiddetto ‘salva casa’, è un testo tecnico che, nel concreto, appare come una semplice sanatoria in virtù delle innumerevoli tolleranze da esso previste”.
Lo rimarca in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), alla luce dei lavori odierni della IV Commissione dove è stato illustrato ed esaminato il Ddl 54 “Modifiche alla legge regionale 19/2009 sul Codice regionale dell’edilizia”.
“Le norme previste nel documento – aggiunge l’esponente pentastellata – consentono ai cittadini di sanare piccole difformità edilizie, derivanti da costruzioni non completamente conformi edificate nel passato, facilitando così l’accesso agli incentivi fiscali e accelerando i processi di compravendita immobiliare, nonché il riuso degli edifici abbandonati”.
“Sotto un profilo strettamente concettuale, le sanatorie – precisa Capozzi – ci piacciono ben poco. Tuttavia, l’obiettivo comune deve essere quello di semplificare gli iter burocratici per il cittadino attraverso una legge che, a sua volta, deve essere molto attenta e circostanziata esclusivamente alla gestione di quelle mancate conformità che afferiscono agli edifici esistenti e che hanno una loro originaria legittimità, poi nel tempo non rispettata”.
“Nutriamo concrete riserve – sottolinea la rappresentante del M5S– soprattutto in riferimento all’articolo che estende il permesso di costruire in sanatoria fino all’irrogazione delle sanzioni amministrative. Quindi, estendendo di fatto la portata temporale a un momento successivo all’accertamento dell’abuso. Scelta che ci appare piuttosto paradossale”.
“Interverremo comunque con le nostre proposte – conclude Capozzi – per migliorare il testo con atteggiamento, ancora una volta, collaborativo”.