TRENI SOPPRESSI: GRAVI DISAGI PER I PENDOLARI DELLA BASSA FRIULANA

“È ufficiale: dal 16 gennaio saranno soppressi due treni Itercity che collegavano Venezia a Trieste e viceversa. Quanto paventato in gennaio e da noi anticipato con un’interrogazione a fine ottobre diventa realtà. Saranno molti i disagi causati dall’arrivo dei Frecciarossa in Regione e di fronte a questi disservizi la giunta Serracchiani continua a tacere”. Il capogruppo del M5S in Consiglio regionale Cristian Sergo commenta così l’ennesima soppressione decisa da Trenitalia.

“Saranno molti i disagi per i passeggeri e i pendolari, soprattutto di quelli in partenza ogni mattina dalle stazioni di Latisana e San Giorgio di Nogaro – ricorda Sergo -. Per raggiungere Trieste in treno e recarsi al lavoro o a scuola per le 8 si vedranno costretti, infatti, ad anticipare la sveglia di almeno 30 minuti o a prendere un mezzo proprio. La soluzione proposta da Trenitalia di usufruire di un autobus “sostitutivo” è per queste persone impraticabile, in quanto la durata del viaggio prevista è di circa 40 minuti in più (traffico permettendo), ma la partenza è stata fissata ben 40 minuti dopo quella del treno soppresso”.

“Questo significa, ad esempio, che tutti i pendolari che da Latisana o da San Giorgio di Nogaro volessero raggiungere il capoluogo con l’autobus “sostitutivo” arriverebbero circa un’ora e un quarto dopo rispetto al treno. Soluzione questa del tutto inutile in quanto pochi minuti prima passa il treno regionale che arriva a Trieste 40 minuti prima. L’unico vantaggio – afferma con un pizzico di ironia il consigliere regionale del M5S – sarà quello di aumentare il traffico su strada, come se non fosse già abbastanza congestionato, nonché l’inquinamento della nostra pianura. Ma non dovevamo ridurre le emissioni di CO2?”.

“Per chi prende ogni giorno il treno una ulteriore prese in giro – aggiunge la consigliera comunale di Latisana Loredana Pozzatello – è rappresentata dal fatto che queste soppressioni sono state fatte senza un preavviso ufficiale. In molti – come fanno sempre – hanno infatti acquistato l’abbonamento mensile per un servizio che usufruiranno solo per 15 giorni. Su queste decisioni la giunta Serracchiani non solo non dice nulla, ma non si degna neppure di rispondere alle interrogazioni dei nostri portavoce M5S in Consiglio regionale. Al contrario accetta i tagli ed esulta per l’arrivo dei Frecciarossa che sono più costosi, meno capienti e per nulla più veloci. L’importante – conclude Pozzatello – è ottenere i titoloni sui giornali. Tanto poi i sacrifici li fanno sempre i cittadini delle zone più periferiche della regione”.