Sicurezza dei punti nascita e utilizzo dell’epidurale, due interrogazioni M5S.

 

«Con la riforma sanitaria in discussione in queste settimane si ridisegnerà la rete dei punti nascita regionali. Risulta quindi urgente capirequale sia la situazione in termini di sicurezza dei percorsi nascita e a che punto sia il recepimento dell’accordo Stato-Regioni per il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali in questo ambito». A chiederlo è il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai che sull’argomento ha depositato una interrogazione.

 

«In particolare la giunta Serracchiani deve rendere pubblici i dati, registrati nei vari punti nascita regionali, sui tassi di mortalità e morbilità materna e neonatale diversificati per epoca gestazionale – aggiunge Ussai -. Vogliamo inoltre sapere quale sia il numero di parti cesarei annuali in ciascuna sede, tipicizzati per gravidanze a basso rischio in Regione».

 

«In questa fase è importante che i cittadini abbiano a disposizione tutte le informazioni possibili relative alla sicurezza dei punti nascita ma anche sulla possibilità di “partorire senza dolore”, oggetto, quest’ultima, di una seconda interrogazione. Si tratta di due peculiarità del Servizio sanitario regionale che devono essere assolutamente garantite anche in un periodo di calo delle risorse – afferma il portavoce M5S -. La preoccupazione è che la carenza degli organici e il taglio delle risorse riducano la percentuale di parti con ricorso all’analgesia epidurale e che non venga garantita la presenza di un anestesista dedicato h24 nemmeno nelle strutture regionali dove si effettuano i parti ad alto rischio, nelle quali – conclude Ussai – il ricorso alla partoanalgesia è spesso terapeutico».