SERVIZIO IDRICO E RIFIUTI: CI VUOLE CORAGGIO AD AFFERMARE CHE NON AUMENTERANNO LE TARIFFE

«Ci vuol coraggio a cercare di far passare l’idea che l’approvazione della nuova legge non comporterà alcun aumento di tariffe. Se è vero che razionalizzando il numero delle autorità d’ambito da cinque a una si potranno avere dei risparmi dal punto di vista gestionale, è anche vero che si andranno a perdere delle competenze specifiche, ma soprattutto che si livelleranno anche tutte le tariffe». A sostenerlo è il portavoce del MoVimento del 5 Stelle in Consiglio regionale Cristian Sergo (M5S), relatore di minoranza della proposta di legge.

Come sostenuto dalle associazioni dei consumatori intervenute in sede di audizione, nella nostra Regione c’è una forte disparità tra le tariffe quelle idriche ma anche quelle sui rifiuti -, con la conseguenza che un’unica autorità dovrà inevitabilmente apportare modifiche a questa situazione«L’esperienza – continua Sergo – dovrebbe portarci ad affermare che non sarà chi paga qualcosa in più a risparmiare, ma, al contrario chi ha tariffe vantaggiose si vedrà aumentare la bolletta».

E’ la legge del mercato, ma non potrebbe essere altrimenti atteso che lo scopo principale di questa norma è individuare modalità e finanziamenti per realizzare opere. «Alcune opere è giusto farle, altre, come abbiamo più volte sottolineato in questi anni sarebbe del tutto superfluo realizzarle, con l’unico vantaggio per le società che si aggiudicherebbero gli appalti, non certo degli utenti che le pagherebbero».

«Se ci dovessimo sbagliare – sostiene il portavoce pentastellato – saremo ben contenti di vedere approvate le nostre proposte in Aula che, tra le altre, mirano a far assumere dalla maggioranza proprio l’impegno che “con l’introduzione della legge non aumenteranno le tariffe“. Vedremo allora chi è che si diverte a fare annunci e propaganda e chi invece fa proposte serie per il bene della Regione e dei suoi cittadini».

«Come già chiesto in commissione – conclude Sergo – sarà opportuno che il centrosinistra ritiri questa legge, attui un percorso davvero partecipativo, attenda le decisioni del Parlamento che in questi giorni sta discutendo una legge proprio su queste tematiche, altrimenti non si stupisca di trovare lo stesso tipo di avversione da parte di territori, cittadini e sindaci che ha già trovato con la legge sulle Uti. La nostra l’ha già sperimentata in commissione essendo stati quelli del MoVimento 5 Stelle gli unici voti contrari».