Riforma Sanitaria in FVG – Cos’è successo? Ce lo racconta Andrea Ussai Portavoce regionale M5S

RIASSUNTO DELLA NOSTRA POSIZIONE, DI COME SI E’ SVOLTA LA VOTAZIONE E IL PERCHÉ DEL NOSTRO VOTO CONTRARIO

In commissione e in aula abbiamo cercato di migliorare il testo che così com’è ha due lati positivi: l’unione fra ospedale e territorio e la valorizzazione delle professione sanitarie. Siamo rimasti perplessi dalla totale assenza di un piano economico finanziario. La nostra posizione si è formata dopo un confronto coi cittadini nelle circoscrizioni del FVG e in seguito a una votazione online. Attraverso il voto è emerso che la distribuzione territoriale e il numero di aziende dovevano essere coerenti con la richiesta di mantenere al centro il cittadino ma soprattutto è emersa la necessità di chiedere alcune modifiche per i piccoli ospedali.
La scelta fatta dalla Presidente e dalla Giunta è quella di mantenere un maggior numero di aziende e una distribuzione territoriale che non rispondono agli interessi dei cittadini ma a quelli della politica. La nostra proposta non solo sarebbe stata più funzionale ma avrebbe anche ridotto i costi della sanità. Questo non si è voluto fare solamente per un interesse politico.

EMENDAMENTI IN AULA

– UNA SOLA VALORIZZAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE (valorizzazione e sviluppo responsabilizzazione delle professioni sanitarie) prevede che in ogni azienda siano istituiti i servizi per le professioni sanitarie; – ACCOLTO

– E’ stato presentato un emendamento sulla libertà di scelta terapeutica che non è passato ma stralciato, si discuterà quindi in commissione e c’è la possibilità di fare una legge ad hoc;

– FUNZIONE RESPIRO – Servizio molto importante offerto dalle RSA in grado di garantire momenti di sollievo e di distacco dalle attività di cura alle famiglie che abitualmente accudiscono a domicilio persone care affette da disabilità psichica e fisica;

– Nell’unione tra ospedale e territorio tra le finalità inserite da Pustetto c’era quella di ridurre i doppioni delle grandi strutture ma un esponente del PD ha tolto questa finalità

– Emendamento sulle nomine dei direttori generali che voleva essere un modo per cercare di discutere della relazione tra politica e sanità ma ci è stata negata la possibilità di discuterne in aula;

– Emendamento sulla riconversione degli ospedali minori: abbiamo sostenuto tutti gli emendamenti presentati per cercare di non arrivare alla riconversione totale degli ospedali minori, tra queste abbiamo presentato un emendamento in cui chiedevamo il mantenimento di alcune funzioni (medicina, post acuzie, chirurgia minore e emergenza); abbiamo votato favorevolmente tutti i provvedimenti che andavano a sostenere il fatto di non riconvertire totalmente le strutture – BOCCIATO

– Invece di ridurre le aziende da 11 a 10 e poi a 8, abbiamo proposto di arrivare da 11 a 6 (3 Aziende territoriali e ospedaliere, 1 Azienda Triestino – Isontina, 1 Udinese e 1 Pordenonese);

– Abbiamo chiesto che si tenesse conto delle esigenze delle zone territoriali svantaggiate e montane – BOCCIATO ma la maggioranza ha poi presentato un ODG in cui si chiedeva la stessa cosa;

– Per quanto riguarda i MMG, volevamo riportare in legge due delle criticità che ci sono state segnalate, ossia la prossimità del MMG e il rapporto fiduciario – BOCCIATO

– Abbiamo chiesto una sperimentazione dei metodi di finanziamento dei vari attori in sanità per non incentivare il numero di prestazioni cercando di allineare le erogazioni e i finanziamenti agli interessi di salute della comunità.