RICHIESTA DI IMMEDIATA RETTIFICA INVIATA AL GAZZETTINO

Di seguito la richiesta di immediata rettifica riguardante un articolo che Il Gazzettino ha pubblicato ieri sull’edizione di Pordenone, inviata dalla consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Eleonora Frattolin.

Spettabile
IL GAZZETTINO
alla cortese attenzione
del direttore responsabile
Roberto Papetti
e per conoscenza al giornalista Lorenzo Padovan

La sottoscritta, Eleonora Frattolin, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, eletta nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, in base all’art. 8 della legge n. 47 del 1948 e all’art. 2 della legge n. 69 del 1963, chiede l’immediata rettifica delle affermazioni riportate nell’articolo “Elezioni, i 5 Stelle rinunciano alla sfida” di Lorenzo Padovan, pubblicate dal quotidiano Il Gazzettino a pagina 9 dell’edizione di Pordenone di ieri, martedì 11 aprile 2017.

Nell’articolo in questione, parlando delle candidature alle prossime elezioni amministrative di Aviano e dando notizia dell’assenza di una lista del MoVimento 5 Stelle, si afferma erroneamente: “L’ufficializzazione è stata data ieri dalla consigliera regionale Eleonora Frattolin, avianese, alla quale nei mesi scorsi era stato dato il compito di sondare il terreno e verificare se ci fossero istanze in tal senso da parte della base”. Con la presente si precisa che mai mi è stato affidato il compito di sondare il terreno e di verificare se ci fossero istanze in tal senso da parte della base. Smentisco categoricamente – come già fatto con il giornalista che mi ha intervistato – questa ricostruzione dei fatti.

Poiché le parole sono importanti, per quanto riguarda poi la frase “Dunque, per partecipare alla competizione elettorale nessuno deve essere obbligato perché non siamo mossi dalla volontà di esserci a ogni costo e di occupare sedie o seggi, ma ci presentiamo solo dove i militanti esprimono la volontà di mettersi a disposizione della comunità” preciso di non aver mai pronunciato le parole “sedie o seggi” e di non aver mai parlato di “militanti”. Ho utilizzato sempre, invece, il termine “cittadini”.

Ancora: la frase “Tanto più che fare il sindaco è un impegno gravoso e nessuno di noi si sognerebbe di farlo tanto per fregiarsi del titolo” è frutto di totale invenzione da parte del giornalista. Rimarco che non ho mai pronunciato quelle parole.

L’articolo abbonda, inoltre, di altre definizioni da me mai pronunciate. Non ho mai parlato di “procedure standard di verifica”, bensì di “procedure di certificazione”. Non ho mai utilizzato il termine “compagini”, bensì sempre “lista” o “gruppo”. Non ho mai parlato dei “nostri organismi di controllo”, bensì di “staff”.

Infine è inventata di sana pianta anche la frase: “il nostro mancato impegno è frutto del grande rispetto che abbiamo dei cittadini”.

Per amore di verità, è bene precisare ancora una volta che il MoVimento 5 Stelle non è (e non sarà mai) un partito e che le liste che si ispirano ai principi del M5S nascono dal basso. Si formano, infatti, su iniziativa di cittadini che decidono di mettersi in gioco per risolvere i problemi del proprio territorio.

Per contro, il MoVimento 5 Stelle non ha un coordinamento nazionale o regionale che, sfruttando i rimborsi elettorali pubblici, possa operare sul territorio per presentare liste e candidati in ogni comune del Friuli Venezia Giulia, non desidera – come fanno invece da sempre i partiti – occupare ogni spazio politico possibile e non deve rispondere alle lobby economico-finanziarie che imperversano a tutti i livelli.