Regione sia attiva nella risoluzione delle crisi

Crisi industriali, commercio, formazione e ricollocamento: tutti gli attori in causa facciano la propria parte per attuare interventi che affrontino la situazione. È il pensiero espresso dai consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Mauro Capozzella, durante l’audizione in Commissione degli assessori Rosolen e Bini e delle parti sociali sulle crisi aziendali in Friuli Venezia Giulia.

“Abbiamo voluto ampliare l’audizione, che originariamente doveva essere decicata ai casi di Leonardo e Mercatone Uno, a tutte le situazioni di crisi della nostra regione – ha spiegato Sergo -. Un confronto che abbiamo atteso per quasi un anno dopo che, alle iniziali situazioni di crisi come Mercatone o da monitorare come Leonardo, si sono aggiunte altre le aziende su cui porre l’attenzione”.

“La Regione deve mettere in campo gli strumenti a disposizione per affrontare le crisi: pensiamo ad esempio alla Safilo, per la quale è fondamentale evitare la chiusura e la perdita di oltre 200 posti di lavori che il territorio non può permettersi di perdere – ha aggiunto Sergo -. Ma bisogna occuparsi anche del commercio, settore lasciato in balia del mercato, senza la possibilità di porre un limite alla grande distribuzione: si tratta di una bolla che rischia di scoppiare come già accaduto da altre parti in Italia: Mercatone Uno rischia di essere solo un punto di partenza. Per quanto concerne formazione e ricollocamento dei lavoratori, è necessario che anche gli imprenditori facciano la loro parte e che ci sia un coordinamento con gli strumenti che la Regione mette in campo. È sempre più fastidioso dover parlare di riqualificazione e riconversione dei lavoratori da una parte e dall’altra sentire aziende che non trovano professionalità qualificate”.

“Crediamo sia necessario rivedere il modello dell’imprenditoria e del capitalismo in Friuli Venezia Giulia – ha commentato Capozzella -. In questi anni è stata posta l’attenzione sui numeri più che sulle ricadute per il territorio. Occorre dare maggiore peso al ruolo che possono ricoprire la politica e il tessuto imprenditoriale della nostra regione”.