Pdl 26 brutta pagina per Consiglio regionale

“Una brutta pagina per il Consiglio regionale”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo, definisce la proposta di legge 26, di cui è relatore di minoranza e che ieri ha visto il dibattito generale in aula, prima del voto previsto per la prossima settimana. “Con questo modo di legiferare in fretta e furia ci si trova a correggere norme approvate tre mesi prima, come accade in questo testo che va a modificare alcune previsioni della legge di stabilità di dicembre scorso”.

“Abbiamo chiesto il rinvio del voto in modo da poter fare un passaggio in Commissione per l’illustrazione degli emendamenti e di procedere alle necessarie audizioni dei soggetti interessati dalle tante modifiche previste. – spiega Sergo – Non capiamo onestamente la premura di approvare una proposta di legge presentata ad ottobre, mostrando scarso rispetto per il Consiglio regionale, i cittadini e le categorie, e penso ad esempio alla riforma del settore lattiero-caseario che avrebbe meritato un percorso più approfondito invece di un emendamento frettoloso”.

“Sul merito, in Commissione siamo riusciti a evitare i soliti favori per chi vuole costruire centri commerciali. – ricorda Sergo – Tuttavia continuiamo a riscontrare la tendenza a considerare la competitività come possibilità di costruire ma non è questo lo sviluppo di cui abbiamo bisogno. E questo vale anche per il comparto turistico: non è un caso che i primi a essere contrari alle norme contenute in questa proposta di legge siano i sindaci delle nostre località a maggiore vocazione turistica, a cui peraltro la maggioranza ha secretato gli emendamenti in sede di Consiglio per le autonomie locali”.

“Siamo perplessi sul metodo adottato – conclude l’esponente pentastellato – e per questo consideriamo inutile presentare emendamenti su una proposta di legge così concepita. Tra gli emendamenti troviamo temi che nulla hanno a che fare con la competitività regionale: dalla caccia alle cave, passando per il lago di Cavazzo. E a dimostrare la confusione che regna in questa proposta di legge e nella maggiorazna ci sono gli interventi di critica che arrivano dagli stessi consiglieri del centrodestra”.