QUALE SARA’ LA SORTE DEI LAVORATORI DEL MERCATONE UNO? LA REGIONE TACE!

Passano gli anni – due e mezzo dagli scioperi e dalla sospensione del punto vendita -, ma i lavoratori del Mercatone Uno di Reana del Rojale ancora non sanno cosa accadrà in futuro. Si avvicina intanto l’ennesima vendita “solo” natalizia, buona a fare cassa per l’amministrazione straordinaria che proprio oggi ha pubblicato un nuovo regolamento per la vendita di tutti o alcuni dei beni. Un regolamento che riguarda i rami d’azienda aventi ad oggetto la gestione dei punti di vendita, unitamente ai relativi immobili di proprietà della società, gli immobili di proprietà destinati ad uso magazzino, il marchio “Mercatone Uno” e altri marchi delle società coinvolte, la stessa sede amministrativa di Imola e il ramo d’azienda avente ad oggetto le attività logistiche.

Il termine ultimo per la presentazione delle offerte vincolanti di acquisto, previsto nel regolamento approvato lo scorso 10 novembre dal Mise, è stato fissato per il 14 dicembre 2017, ore 18:00. A seguito dell’invito a manifestare interesse pubblicato lo scorso 18 luglio, sono state almeno undici le nuove manifestazioni di interesse giunte ai commissari, per perimetri rilevanti anche dal punto di vista occupazionale, ma non sappiamo se tra queste ci sia anche il negozio di Reana del Rojale, né se lo stesso sarà oggetto di offerte vincolanti da qui a un mese.

Intanto i lavoratori dell’azienda aspettano, ma le cose a Reana si muovono. In questi giorni sono in corso dei lavori presso il grande magazzino “Giallo”, che è stato diviso in due parti in una delle quali è attesa l’apertura di un nuovo supermercato. Anche in questo caso però nessuno, ad oggi, si è preoccupato di coinvolgere i lavoratori del Mercatone Uno, nemmeno per affrontare dei semplici colloqui di lavoro. Eppure gli impegni presi dagli assessori regionali competenti erano stati abbastanza forti quando scoppiò la crisi. Il sindaco Canciani da noi contattato ha confermato che l’azienda che dovrebbe insediarsi non ha ancora contattato il Comune. Ci auguriamo che i colloqui per le assunzioni non siano ancora stati fatti e che la nuova azienda voglia pertanto prendere in considerazione anche le realtà occupazionali di chi sta soffrendo una situazione paradossale, non potendo lavorare in uno dei negozi che andavano meglio di tutta la catena. Sarebbe un bel biglietto da visita per chi affronta una nuova avventura imprenditoriale in un nuovo territorio.

La Regione dopo le rassicurazioni della prima ora – datate marzo 2015 – non ha più detto una parola su questa vicenda. Ci auguriamo quanto meno che abbia partecipato all’incontro tra i commissari straordinari del Gruppo Mercatone Uno, Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti di gran parte delle Regioni interessate. Purtroppo sull’esito di questo incontro da Piazza Unità non è stata diramata neanche una nota, quindi ai lavoratori rimane la sola speranza che qualche acquirente si faccia avanti, anche se, a quanto si legge nel regolamento, potrebbe non esser tenuto a mantenere tutti i livelli occupazionali che c’erano prima della crisi.