LEGGE DI STABILITA’ – DISCORSO DI ILARIA DAL ZOVO

Grazie Presidente, colleghi, assessori. Ci troviamo qui, ad affrontare questa nuova legge di stabilità e la sua collegata.

Mi concentrerò sui temi di mia competenza.

Innanzitutto c’è da dire che la scelta di accorpare infrastrutture, ambiente, territorio, edilizia, mobilità e trasporti, non è delle più felici. Molto spesso infatti, per realizzare infrastrutture, a farne le spese è proprio l’ambiente e l’ecosistema in generale.
Sarebbe stato opportuno mettere piuttosto assieme all’ambiente e territorio, la caccia e la pesca. Molte volte, queste attività vengono fatte all’interno di zone sotto tutela, quindi il nesso tra le due cose è spesso molto forte.

Proprio nel rispetto del nuovo accordo sul clima, che a detta di molti non sarà sufficiente a salvarci, riteniamo che la rotta debba assolutamente essere invertita.

La prima cosa che balza all’occhio è il raddoppio delle risorse stanziate nel servizio infrastrutture. Da 22 milioni stanziati nel 2015, si passa ad uno stanziamento di 44,5 milioni per il 2016, sintomo di quello che ormai abbiamo capito tutti, che questa giunta punta molto sulla cementificazione e impermeabilizzazione del suolo.

Basti vedere il 22 milioni stanziati in progetti e opere di viabilità di interesse regionale, dove come si legge nella relazione politico programmatica, ricadono progetti come la variante di Dignano, opera per la quale questa giunta ha cambiato idea e continua imperterrita sulla propria strada, senza rispondere a interrogazioni o richieste specifiche di cittadini ed associazioni, che non avendo mai avuto una possibilità di esprimere le loro posizioni, perché l’opera non è stata sottoposta a valutazione di impatto ambientale, si ritrovano a dover agire in altre sedi.

Questo non è un bel biglietto da visita, il confronto e la partecipazione di chi vive i territori, dovrebbero sempre essere tenuti in considerazione, quando si vuole imporre un’opera del genere. Ma non solo.

All’interno dei capitoli, c’è anche la Palma – Nova – Manzano. Altra opera che non non verrà realizzata secondo il suo progetto originale, ma con tre interventi distinti che peseranno, nelle tasche dei cittadini della Regione.

Vedremo se, come detto l’anno scorso, la giunta promuoverà la modalità su treno per i camion (togliendoli finalmente dalle strade), ma girando tra le tabelle e le varie norme… non troviamo incentivi per le imprese che vogliano andare in questa direzione.

Fondo per la sicurezza stradale. Detta così sembrerebbe una buona cosa. Sicurezza stradale intesa come miglioramento delle condizioni non solo degli automobilisti, ma anche di pedoni o ciclisti. Da quanto abbiamo capito, però i 2 milioni previsti, non verranno utilizzati per zone 30 o pedibus, ma molto probabilmente per la realizzazione di 2 rotonde.

Ci siamo dovuti stendere in piazza a Trieste, per vedere 1,6 milioni di € stanziati, speriamo, per zone 30 e pedibus. Dico speriamo, perchè il capitolo di stanziamento e lo stesso e quindi ci auguriamo che vadano veramente a favorire queste iniziative e non un’ennesima rotonda.

Una riflessione deve essere fatta anche sullo scalo aeroportuale.
Dopo due anni di calo, nel 2014 il traffico aereo da e verso gli scali nazionali ha segnato una significativa ripresa rispetto all’anno precedente.

Gli aeroporti che registrano i maggiori aumenti di passeggeri rispetto all’anno precedente sono Catania (+14,4%, +916mila passeggeri), Firenze (+13,6%, +268mila) e Lamezia Terme (+10,5%, +229mila); quelli con i maggiori cali sono Trapani (-14,9%, -280mila), Rimini (-15,7%, -87mila) e Cuneo (-18,7%, -53mila) e Trieste (-13,2%).

L’aeroporto di Venezia è in pieno sviluppo, sul sito è possibile visionare il masterplan che contempla tutta una serie di interventi per migliorare lo scalo e attrarre nuovi passeggeri.

Dopo una gestione pessima, durata anni, del nostro scalo aeroportuale e un tracollo, dovuto probabilmente alla poca capacità da parte di chi l’ha gestito, ci auguriamo che la nuova dirigenza abbia il coraggio di terminare il lavoro iniziato lo scorso anno, eliminando le figure che ancora ostano ad una pieno e costruttivo rilancio dello scalo.

Per quanto riguarda l’ambiente… rimaniamo attoniti a vedere che lo stanziamento si discosta di ben poco da quello del 2015. Servizio geologico 600 mila € in meno rispetto allo scorso anno di stanziamento iniziale.

Per il servizio tutela da inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico lo stanziamento è 0.

Servizio energia, un milione in meno rispetto all’anno scorso e teniamo presente che 28,5 milioni sono per il rimborso carburanti.

Direzione centrale ambiente e energia € 22 milioni di € di cui 21, 5 per il funzionamento per arpa…. Quindi ne rimane ben poco a disposizione per le altre misure contenute all’interno.

Di cose da fare ce ne sarebbero eccome. Basti pensare allo stato di cui si trovano le grotte del carso, piene di idrocarburi e immondizie varie, lasciate a se stesse senza sapere se mai, verranno bonificate o qualcuno si prenderà la responsabilità di scendere là sotto e prelevare quello che giace all’interno…da quanto ne sappiamo, dopo la nostra mozione, c’è stato solo un comunicato per il riavvio del tavolo sulle grotte e poi? Silenzio assoluto e probabilmente, se non avessimo sollevato il tema, vi sareste guardati bene dal parlarne.

Altra cosa che abbiamo osservato in questi mesi è che, nonostante ci sia stata una legge per la difesa del suolo e la tutela dei corsi d’acqua, i fiumi sono ancora pieni di rami, tronchi e vegetazione selvaggia. Inoltre, negli emendamenti ho visto che la maggioranza ha proposto un poco simpatico emendamento a modifica di quella legge, proponendo di togliere quella poca salvaguardia che era contenuta nella norma per i corsi d’acqua. Speriamo che la giunta non sia d’accordo ad accogliere l’emendamento e che la maggioranza abbia avuto un svista.

Energia? La grande assente di questa stabilità, nulla sul risparmio energetico per investimenti mirati rivolti principalmente ai privati.

Nulla per quanto riguarda la rilevazione delle concessioni idroelettriche, nulla su interventi per la tutela dell’ambiente e interventi volti a bonifiche. Nulla su studi per approfondire alcuni temi caldi presenti in regione.

Sarebbe interessante, inoltre, comprendere se arpa è riuscita a recuperare i dati che ha perso ad agosto, sulle centraline e sapere se tutto funziona regolarmente, considerando che oltre alla ferriera di servola, in regione abbiamo un altro mostro che sputa dal suo camino sostanze non molto salutari e che a breve andrà a rinnovo di autorizzazione integrata ambientale.

Alla luce del nuovo accordo sul clima, non abbiamo dubbi che la giunta si opporrà al rinnovo dell’autorizzazione della centrale termoelettrica.

Come non abbiamo dubbi, che sparirà la previsione dal piano energetico regionale, di un mini midi rigassificatore, visto che l’Europa ha tolto dai progetti ritenuti strategici, il rigassificatore dell’alto adriatico.

Sulla caccia, non abbiamo visto nulla in 2 anni e mezzo se non una legge per sanare la situazione dei controlli sui tesserini di caccia e qualche tentativo di emendamento, poi ritirato o stralciato, che rimangono nei cassetti della direzione. Probabilmente le pressioni che arrivano, sono molto più forti. Nemmeno all’interno della stabilità c’era nulla. Ora, con un emendamento che vedremo, si cerca di fare qualcosina per l’imbarazzante situazione in cui si trova la regione con i piani venatori distrettuali. Entro il 13 ottobre, dovevano entrare in vigore tutti, ma sappiamo tutti che nemmeno 1 è stato fatto e che pendono ricorsi su questo tema. Come sappiamo che in una sentenza del Tar, la regione ha usato tale strumento come difesa, dichiarando che esistono i piani venatori distrettuali a regolare la materia, salvo poi rispondere ad un nostro accesso agli atti, dicendoci che non esiste nessun Piano Venatorio Distrettuale.

Nulla anche per il famigerato corpo unico di vigilanza previsto dalla legge 6/2008, che doveva essere realizzato entro il 31 gennaio 2009.

Rimaniamo attoniti, dalla politica che sta portando avanti questa giunta su questi temi. Cemento tanto, ambiente e salvaguardia, purtroppo molto poco.

Grazie.