IL GESTORE UNICO PER IL SERVIZIO IDRICO E’ UNA SCELTA SCIAGURATA CHE FINIRA’ PER DANNEGGIARE CITTADINI E AMBIENTE

«L’acqua è un bene pubblico e la sua gestione non deve essere affidata a chi pensa solo a fare utili. Con il gestore unico, voluto dalla giunta Serracchiani, i cittadini e l’ambiente finiranno per essere danneggiati in modo irreparabile. Troppo spesso infatti le strategie per fare profitti, messe in atto da chi gestisce il servizio idrico, non prendono in considerazione la tutela dell’ambiente e della salute». La portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Elena Bianchi, attacca duramente la decisione dell’esecutivo regionale di stabilire nuove regole per l’organizzazione del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani.

«Abbiamo presentato una mozione per contrastare l’obiettivo della giunta Serracchiani di accentrare la gestione di questi servizi nelle mani di un unico soggetto in grado di operare sull’intero territorio regionale – rivela Elena Bianchi -. Attraverso questo provvedimento vogliamo riaffermare due concetti per noi fondamentali: l’acqua è un diritto garantito per tutti i cittadini, così come il trattamento dei rifiuti deve essere effettuato in modo ecosostenibile».

«Il rischio molto concreto è che il gestore unico venga scelto non in virtù della sua capacità di tutelare l’interesse pubblico o di gestire il servizio in modo efficiente e innovativo, ma esclusivamente in base al numero delle utenze gestite e alle performance di tipo economico. Performance – aggiunge la portavoce del M5S – legate inevitabilmente agli utili di gestione e – quasi sempre – agli inevitabili rincari delle bollette. Per questo riteniamo imprescindibile l’affidamento di questi servizi a soggetti pubblici svincolati dall’utile d’impresa. Solo così possiamo assicurare una modulazione delle tariffe in grado di agevolare finalmente anche gli usi domestici essenziali e di garantire le produzioni artigianali e industriali tipiche del Friuli Venezia Giulia».

«Qualsiasi riforma in questo settore – sottolinea Bianchi – non può prescindere dal riconoscimento di un ruolo di primo piano degli enti locali. Bisogna dire basta a Comuni costretti a ratificare decisioni assunte a livello centrale e ad amministrazioni incapaci di difendere le esigenze del territorio e dei cittadini, partendo da progetti molto concreti. Per questo – ricorda in conclusione la portavoce del MoVimento 5 Stelle – nel giugno scorso, in tema di rifiuti, abbiamo depositato una proposta di legge, denominata “Strategia rifiuti zero”, che prevede l’obbligo di adottare soluzioni innovative per un corretto trattamento dei materiali dopo il loro utilizzo, riducendo sia la produzione dei rifiuti e quindi le tariffe per il loro smaltimento a carico dei cittadini, sia il ricorso a processi inquinanti quali l’incenerimento o lo stoccaggio in discarica, non più accettabili per l’ambiente e la salute dei cittadini».