IL M5S FVG CONTRO LA NUOVA LEGGE ELETTORALE

«L’assurda suddivisione ipotizzata dall’Italicum è solo una delle innumerevoli schifezze contenute in questa legge elettorale. Il MoVimento 5 Stelle ha sempre mostrato tutta la sua contrarietà all’intero impianto previsto dall’Italicum che è persino peggiore del famigerato Porcellum». È un giudizio netto quello dei portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale sulla nuova legge elettorale che sta agitando i politici del Friuli Venezia Giulia.
«È inutile piangere sul latte versato. Tutti quelli che oggi qui in regione protestano, hanno dei “colleghi” che in Parlamento hanno approvato in modo entusiastico questo provvedimento – sottolineano i consiglieri regionali del M5S -. Rispetto alle porcate contenute nella nuova legge elettorale, la suddivisione dei collegi è acqua fresca. Il vero scandalo è che il Partito Democratico e i suoi alleati hanno imposto collegi da 600 mila elettori con un solo obiettivo: assicurarsi 100 nominati, eletti senza le preferenze!».
«Queste lamentele sono la dimostrazione di come tutti i politici del Friuli Venezia Giulia sappiano “salire sulle barricate” solo quando percepiscono il rischio di perdere la loro comoda poltrona. La rappresentanza politica – elemento cardine di ogni sistema democratico maturo – è distrutta non dal modo in cui la regione è stata suddivisa in collegi ma dal vergognoso sistema dei capilista blindati, veri e propri “capibastone”. Per questo il MoVimento 5 Stelle, fin dai suoi esordi, ha cercato di superare questa grave mancanza di democrazia attraverso lo strumento delle primarie che permette ai cittadini di scegliere direttamente, evitando che le decisioni vengano prese da due o tre capipartito».
«È sempre più palese il conflitto di interessi che ormai non riguarda più solo la presidente della Regione Serracchiani ma anche parlamentari come Rosato o Russo. Politici di professione, scollegati dalla realtà, che non rappresentano più il Friuli Venezia Giulia, costretti come sono a rispondere ad altri interessi, ad altri gruppi di potere, che – concludono – stanno lavorando da mesi per delegittimare la nostra regione».
Foto Italicum/Porcellum di Roberto Mangosi (Vignettista)