Fedriga racconta soltanto una parte della realtà

Fedriga racconta soltanto una parte di ciò che è accaduto durante quest’anno, il primo guidato interamente dalla maggioranza di centrodestra. Si può sintetizzare così il pensiero dei consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle del Friuli Venezia Giulia nel commentare le parole del presidente della Regione durante la conferenza stampa di fine 2019.

“Il presidente Fedriga ha posto l’accento sulla famiglia e sul rilancio della natalità – sottolinea la capogruppo M5S, Ilaria Dal Zovo -. Valuteremo il disegno di legge annunciato ma, al di là delle belle parole, è difficile pensare che una piccola Regione possa colmare il gap generazionale con alcuni interventi. E sull’ambiente non si possono coprire con i dragaggi o con 20 milioni per il rinnovo del parco vetture nella pubblica amministrazione le continue autorizzazioni di impianti che impattano in maniera pesante sulla salute dei cittadini”.

“Per quanto riguarda la sanità – aggiunge il consigliere regionale Andrea Ussai – nemmeno una parola è stata detta sulla nomina dei direttori generali e sulle criticità del Numero Unico e dell’emergenza – urgenza, su cui si è lavorato in continuità con la precedente Giunta. Fedriga parla di ‘politica fuori dalle scelte’ ma dimentica i reparti definiti per legge. Chiederemo inoltre conto sulle scelte che hanno portato alla nomina dei manager delle Aziende, per sapere se c’è stata soltanto una valutazione tecnica sui meriti dei candidati o se sono intervenute anche logiche politiche. Il presidente – conclude Ussai – vanta una crescita dei finanziamenti per la sanità ed è vero, ma sarebbe interessante capire in quale modo vengono garantiti i livelli essenziali di assistenza. L’obiettivo dovrebbe essere quello di controllare la spesa ma dubito che si andrà verso questa direzione”.

“Fedriga racconta una realtà tutta sua che però non corrisponde ai fatti – sostiene il consigliere Cristian Sergo -. Parla di riduzione fiscale ma chieda alla Safilo perchè chiude lo stabilimento di Martignacco mentre tiene aperto in Veneto. Pontifica su ambiente e dragaggi mentre ci sono cantieri bloccati sotto sequestro. Magnifica una terza corsia finita in primavera quando si parla soltanto di un lotto. Sui rifiuti si bea di una realtà su cui non ha messo mano mentre prefigura il Friuli Venezia Giulia del domani senza dirci quanti metri di fibra ottica ha posato o quante case, industrie o scuole ha collegato”.

“Non è un caso se gli assessori citati come i più attivi e innovativi sono stati coloro con i quali collaboriamo meglio, ovvero Alessia Rosolen e Tiziana Gibelli – conclude il consigliere Mauro Capozzella -. Laddove c’è sintonia e apertura nei confronti delle tematiche da noi portate avanti c’è una maggiore visione del futuro, penso ad esempio all’importanza di potenziare i Centri per l’impiego nell’ambito del lavoro. Sul fronte dell’istruzione, attendiamo che il nuovo Ministro, anche grazie alle sollecitazione del M5S del Friuli Venezia Giulia, dia risposte chiare alle istanze di un territorio di confine”.