FALLIMENTO DELLO STATO VEDERE CITTADINI PERDERE LA PRIMA CASA PER PROBLEMI DI SALUTE

L’ennesimo fatto di cronaca ha portato alla ribalta a Trieste una problematica, mai risolta, relativa alla morosità incolpevole. Accade spesso, infatti, che cittadini per vicissitudini non derivanti dalla propria volontà o dai propri comportamenti si trovino nell’impossibilità anche momentanea di rispettare con regolarità alcuni pagamenti come le utenze domestiche o il mutuo. «Sono cittadini incolpevoli – sottolinea il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai -. Se tale situazione di morosità incolpevole perdura e i risparmi della famiglia finiscono, ecco che arrivano le cartelle erariali, le richieste dei creditori e, in un tempo relativamente breve, tutto il lavoro di una vita se ne può andare letteralmente in fumo. Questo recentemente è accaduto alla famiglia di via Cisternone a Trieste, barricatasi in casa dopo l’ennesimo accesso per lo sfratto dalla loro ex abitazione, ora venduta a terzi all’asta giudiziaria».

«Grazie al buon senso degli operatori intervenuti, una donna anziana e suo figlio, entrambi con problemi gravi di salute, non sono stati ancora messi sulla strada, ma ciò non significa che il sistema funzioni – rimarca il consigliere del M5S -. Basterebbe che le istituzioni operassero in modo coordinato per seguire attivamente tali situazioni e affrontarle per tempo, anziché aspettare che diventino fatti di cronaca sui giornali. Questo è il fallimento di un sistema che non tutela i cittadini in situazione di difficoltà che, dopo una vita di sacrifici, si vedono portar via la casa, spesso l’unico bene che posseggono. Il tutto nell’impotenza degli operatori e delle forze dell’ordine che devono improvvisare le azioni più opportune caso per caso».

«Auspichiamo che il dialogo tra istituzioni e questa famiglia porti a una soluzione condivisa. Bisogna evitare – conclude Ussai – trattamenti sanitari obbligatori o un epilogo tragico di questa già triste vicenda».