Derivazioni idroelettriche, i tempi stringono

Davanti all’annuncio dell’assessore Scoccimarro della presentazione in Giunta di un disegno di legge sulle grandi derivazioni idroelettriche entro la prossima settimana, il MoVimento 5 Stelle ha trasformato l’emendamento all’assestamento di bilancio presentato in materia in un ordine del giorno per impegnare l’esecutivo ad agire tempestivamente.

“Si tratta di un argomento che non gode dell’interesse che meriterebbe – ha affermato in aula il consigliere regionale Cristian Sergo -. Da un anno e mezzo, quando è stato approvato e convertito in legge il Decreto Semplificazioni, lo Stato ha chiamato la Regione a giocare una partita importante per quanto concerne la gestione delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico. Con quella norma, le Regioni possono anche obbligare i concessionari a cedere gratuitamente una parte dell’energia prodotta sul territorio o, in alternativa, a monetizzare”.

“Dall’inizio del 2020, a più riprese è stata annunciata dalla Giunta la presentazione di un disegno di legge in materia – ha ricordato Sergo – ma siamo a fine luglio e ancora non lo abbiamo visto. Nel frattempo, abbiamo presentato, insieme a tutti i Gruppi di opposizione, una nostra proposta di legge. Grazie a un emendamento, firmato anche dal nostro portavoce alla Camera Luca Sut, il termine per approvare la legge regionale è slittato dal 31 marzo al 31 ottobre, altrimenti avremmo perso questo treno”.

“Alla prima occasione utile, abbiamo riproposto la questione che era sparita dai radar – ha aggiunto il consigliere M5S -. Mi sarei aspettato di vedere una proposta della Giunta o della maggioranza, considerato che si tratta di un tema che vale risorse per milioni di euro a favore dei Comuni della nostra montagna. Non sarà semplice approvare il testo entro settembre, se si vuole aprire un dibattito con il territorio, ma è comunque necessario agire per tempo, garantendo inoltre l’operatività della futura legge, attraverso i necessari regolamenti, già a partire dal prossimo gennaio”.