CRAC COOPCA: ANCORA UNA VOLTA LA MAGISTRATURA ARRIVA MOLTO PRIMA DELLA POLITICA

Chiediamo la massima severità di giudizio anche in questa fase, perché nel malaugurato caso di una frettolosa archiviazione del caso Coopca, tutti si sentiranno in diritto di agire come gli ex amministratori della cooperativa.

“Il nostro augurio è che la magistratura faccia chiarezza e si riescano a individuare le cause e gli eventuali responsabili del crac CoopCa. Per parte nostra non possiamo che ribadire ancora una volta come la Procura sia giunta alle conclusioni che i tre gradi di controllo previsti dalla legge regionale non sono riusciti a determinare, compresa la Regione Friuli Venezia Giulia. Come abbiamo già sottolineato in precedenza è stato per noi grave che un’amministrazione regionale non abbia esercitato il proprio potere di vigilanza nemmeno a posteriori. Per mesi alcuni componenti del cda oggi coinvolti nell’indagine sono rimasti al loro posto, nonostante le richieste di sostituzione avanzate dai soci. Chi governa dovrebbe intervenire prima che sia troppo tardi“. Il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Cristian Sergo commenta così gli ultimi sviluppi del caso CoopCa.

“Chiediamo la massima severità di giudizio anche in questa fase, perché nel malaugurato caso di una frettolosa archiviazione del caso Coopca, tutti si sentiranno in diritto di agire come gli ex amministratori della cooperativa – aggiunge il consigliere comunale del M5S di Tolmezzo Matteo Muser -. Non dimentichiamoci che sono stati polverizzati 35 milioni di euro tra prestito sociale e azioni, distrutto il patrimonio immobiliare, soppressi 650 posti di lavoro diretti, senza contare gli indiretti e le famiglie lacerate – purtroppo anche dai suicidi -, tant’è che dopo due anni e mezzo ci sono ancora moltissimi ex dipendenti in mezzo a una strada”.

“Se questa non è stata la più grande truffa ai danni della Carnia, non ci resta che sperare che la magistratura ci dica cos’è! Le migliaia di famiglie coinvolte – conclude Muser – hanno il diritto di saperlo”.