CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DEL DIRETTORE GENERALE PILATI

«Alla luce di quanto accaduto nelle ultime ore il direttore generale dell’Aas2 Pilati deve prima annullare il decreto di sospensione del Punto nascita di Latisana e poi dimettersi». A chiederlo è il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Andrea Ussai che da mesi, per non dire anni, sta mettendo in evidenza l’assurdità di questo provvedimento.

«Come avevamo ampiamente previsto – spiega Ussai – con la scusa della carenza dei pediatri si cerca di imporre la chiusura del punto nascita di Latisana – definita furbescamente sospensione tecnica e temporanea della operatività – prima che il divario dei parti tra Palmanova e Latisana si riduca troppo. In primo momento, infatti, sono state date disposizioni aziendali per indirizzare la future mamme presso altri punti nascita, nonostante l’assenza di un decreto di chiusura del punto nascita di Latisana, poi il direttore generale Pilati ne ha decretato la sospensione in contrasto con la volontà dell’assessore Telesca e della presidente Serracchiani, che evidentemente volevano essere le prime ad annunciare la notizia al momento più opportuno».

«Il comportamento del direttore generale è stato superficiale e palesemente di parte. Anche durante i lavori della commissione regionale – ricorda il portavoce del M5S – Pilati si è preoccupato di evidenziare in particolare l’alto numero di parti di Palmanova guardandosi bene dal dire cosa avrebbe provocato la chiusura del punto nascita di Latisana soprattutto per quanto riguarda l’urgenza-emergenza pediatrica. Stiamo parlando di oltre 3.000 accessi al Pronto soccorso pediatrico, di cui circa la metà riguardanti bambini da 0 a 3 anni, che dovranno essere indirizzati da un’altra parte. Per tutte queste ragioni chiediamo con forza le dimissioni di Pilati».

«La maggioranza di centrosinistra deve invece tenere fede all’impegno assunto con la mozione votata a maggio dal Consiglio regionale. Deve infatti garantire “le condizioni adeguate allo svolgimento del servizio” presso entrambe i punti nascita di Palmanova e Latisana e valutare con più oggettività “le prospettive di sviluppo” dei due punti nascita alla luce delle modificazione dei flussi degli ultimi mesi, considerando soprattutto la posizione geografica delle due sedi per garantire una maggiore sicurezza e fruibilità dei servizi».

«Purtroppo – conclude Ussai – come sempre a pagare il conto per questo teatrino della politica sono i cittadini ed in questo caso le mamme che dovendo partorire a breve non hanno ancora un’informazione certa su dove andare a far nascere i propri figli».