CENTRALE TERMOELETTRICA DI MONFALCONE: LA SERRACCHIANI HA SPRECATO DENARO PUBBLICO PER UNO STUDIO ASSURDO

 

Abbiamo buttato soldi pubblici per fare uno studio che avrebbe dovuto trovare le correlazioni tra i tumori e la centrale termoelettrica di Monfalcone. Uno studio che, come minimo, avrebbe dovuto basarsi sugli inquinanti emessi dalla centrale come mercurio, arsenico, cadmio, ed altri metalli pesanti, pm 2,5 o le pm pesanti. Inquinanti riconosciuti, quindi, come cancerogeni e che, come tutti sanno, escono dal camino della centrale.

E invece no! Lo studio presentato da una schiera di politici e di tecnici in pompa magna ha preso in considerazione gli inquinanti come le pm10, il benzene il biossido di azoto e i biossidi di zolfo. Ovvie a questo punto le conclusioni di questa indagine: i cittadini dell’Isontino muoiono di cancro per colpa del traffico e del riscaldamento domestico! La centrale termoelettrica evidentemente sputa rose e fiori dal camino e non incide assolutamente sulla mortalità degli abitanti dei 14 comuni esaminati! È risaputo, infatti, che le pm 2,5 non sono assolutamente responsabili di tumori, così come non esiste alcuna correlazione tra i microinquinanti e i tumori.

Ci domandiamo se veramente credono di avere a che fare con dei cittadini con l’encefalogramma piatto?!

Purtroppo, però, non c’è nulla su cui scherzare. Una centrale a carbone, come quella di Monfalcone, produce 67 sostanze inquinanti. Di queste 55 sono note per la loro capacità di interferire patologicamente con lo sviluppo del sistema nervoso. Di queste 55 sostanze inquinanti, ben 24 sono sostanze carcinogene dimostrate, possibili o probabili. Dunque polveri del tipo pm10 e pm2, benzopirene, diossine, benzene, ossidi di zolfo, ossidi di azoto, microinquinanti inorganici come cadmio, cromo, piombo, mercurio, arsenico, vanadio, manganese, nichel, berillio e cobalto. E le correlazioni di questi inquinanti con i tumori è nota a tutti, tranne forse a chi, ieri, ha proposto quella cosa che non possiamo definire “studio epidemiologico”.

Siamo sinceramente delusi e profondamente arrabbiati con la giunta Serracchiani, perché riteniamo che quella di ieri sia stato l’ennesimo teatrino, propaganda politica e niente più. Della serie: “Siamo bravi, belli, abbiamo rispettato gli impegni presi”. Noi del MoVimento 5 Stelle ci opponiamo invece a questa versione della storia. Chi amministra questa Regione non ha rispettato gli impegni presi, perché non ha valutato le sostanze inquinanti emesse da quel camino e ha risposto in maniera molto superficiale alle domande poste da migliaia di cittadini.

Dopo quanto accaduto ieri, invitiamo la sindaca di Monfalcone e l’assessore regionale all’Ambiente a farsi una casetta sulla bocca del camino così da poter respirare l’aria migliore del Monfalconese!

Alleghiamo una interessante rassegna scientifica, curata dal dottor Paolo Franceschi, pneumologo e membro del Comitato direttivo e dell’Albo degli Esperti dell’Isde Italia (International Society of Doctors For Environment). È un consiglio alla lettura per capire come si fanno gli studi sui tumori e sulle centrali.