Carenza medici di base, soluzione ancora lontana

“L’assessore Riccardi sostiene che si sta cercando di risolvere la questione relativa alla carenza di medici di medicina generale, ammettendo però implicitamente che al momento una soluzione non c’è”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, dopo la risposta del vicepresidente della Regione a una sua apposita interrogazione.

“Secondo quanto dichiarato dall’assessore, c’è ancora da attivare la fase di contrattazione di lavoro con le organizzazioni sindacali ma il timore è che le Aziende sanitarie si giovino di questi ritardi in un’ottica di risparmio che però si ripercuote sui cittadini che si trovano a non poter usufruire di un servizio o quantomeno a non averlo vicino a sé – sostiene il consigliere pentastellato -. Ma anche il sistema sanitario ne risente perché viene a mancare un prezioso filtro, portando gli utenti a rivolgersi ai Pronto Soccorso”.

“Il rapporto adottato dalla Regione attualmente è di un medico di assistenza primaria ogni 1.300 abitanti sopra i 14 anni e lo stesso assessore Riccardi aveva preventivato di abbassare tale rapporto per migliorare la qualità del servizio erogato – ricorda Ussai -. Tenuto conto che altre Regioni hanno rapporti più bassi dei nostri, dobbiamo cercare di giocare d’anticipo in questa direzione, altrimenti si rischiano disservizi per i cittadini”.

“Per quanto riguarda, nello specifico, la situazione del rione di Servola – conclude Ussai – Riccardi sottolinea come a Trieste, in quanto unico ambito, i cittadini possano iscriversi presso qualsiasi medico di base, senza tenere conto però che nel corso dell’anno almeno 7 medici andranno in pensione per raggiunti limiti di età. Occorre quindi trovare una soluzione per ridurre i disagi, soprattutto per quelle persone, soprattutto anziane, che hanno problemi di mobilità e necessitano quindi di un servizio più vicino possibile”.