Bocciata mozione M5S per alternative a Tangenziale Udine Sud

Bocciata dal Consiglio regionale la mozione del Movimento 5 Stelle che chiedeva l’istituzione di un tavolo per valutare le possibili alternative progettuali alla Tangenziale Udine Sud e di destinare le risorse eventualmente risparmiate a interventi per la prevenzione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio.

“Un voto incomprensibile da parte dei due schieramenti di centrodestra e centrosinistra – commenta il consigliere regionale Cristian Sergo, primo firmatario della mozione – visto che la stessa Arpa, tra le osservazioni presentate nel corso della procedura di Vas, ha chiesto un maggiore dettaglio nell’indicazione di possibili alternative progettuali”.

“La nostra proposta, contenuta nella mozione – aggiunge Sergo – era quella di istituire un Tavolo permanente di informazione e confronto tra la Regione, le amministrazioni locali, i comitati e le associazioni di categoria interessati alla realizzazione di un’opera di cui si parla da più di 40 anni e che suscita una forte preoccupazione tra i cittadini della zona, perché non risolverà i problemi ma li sposterà altrove sulle spalle di altri cittadini”.

“Quest’opera – prosegue Sergo – viene ritenuta necessaria perché prevista nel Piano delle infrastrutture che è fermo ai dati di oltre dieci anni fa ela cui credibilità è stata messa già in discussione nella passata legislatura quando, ad esempio, la Giunta Serracchiani decise di non realizzare un’altra opera inserita in quel piano: la Palmanova-Manzano. Cosa ironica è che la stessa amministrazione regionale concorda sul fatto che il piano vada rivisto”.

“Prendiamo atto – conclude il consigliere – che l’amministrazione regionale si rimangia la parola data all’Arpa e ai cittadini, con una votazione trasversale di centrodestra e centrosinistra con le sole astensioni dei consiglieri Liguori, Honsell e Mattiussi: quest’ultimo è stato assessore provinciale con deleghe alle infrastrutture e grandi opere, viabilità, trasporti, pianificazione territoriale e quindi ha potuto apprezzare la bontà della nostra proposta di buon senso”.