AZZARDOPATIA: ZERO SANZIONI, ORARI DI APERTURA FUORI CONTROLLO E NESSUNA POLITICA DI PREVENZIONE

Serracchiani si opponga alle nuove proposte di regolamentazione del gioco d’azzardo del governo Gentiloni.

legge sul contrasto all'azzardo

La giunta Serracchiani deve rigettare i nuovi criteri di regolamentazione del gioco d’azzardo inseriti nella bozza del decreto legislativo che il governo Gentiloni sta per presentare alla Conferenza unificata Stato-Regioni.

La nuova bozza del governo è piena di bugie e doppi giochi. Gli esercizi commerciali potranno infatti mantenere le slot machine dato che non sono previste sanzioni efficaci a ridurre la presenza delle macchinette. Inoltre Regioni e Comuni potranno fissare distanze minime dai luoghi sensibili (scuole, palestre, ricreatori, banche, ecc ecc) purché non vengano create zone libere dal gioco d’azzardo. Esattamente il contrario di quanto stabilito dalla legge regionale che recentemente ha accolto la quasi totalità delle nostre proposte. Tra le più rilevanti, proprio il divieto all’installazione di macchinette da gioco entro la distanza di 500 metri dai luoghi sensibili anche per le attività già aperte, la limitazione dell’accesso ai finanziamenti regionali ai soli esercente che non ospitano le slot machine, il limite degli orari di gioco all’interno delle sale, l’attivazione di un numero verde per le richieste di aiuto, il divieto della pubblicità delle sale gioco e dell’oscuramento delle vetrine.

Purtroppo nella nuova bozza del governo Gentiloni Regioni e Comuni non potranno regolamentare gli orari di apertura senza prima mettersi d’accordo con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Orario di apertura che, di fatto, non potrà essere inferiore alle 18 ore.

Infine è molto grave che l’esecutivo sostenga a parole di voler “garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute” e di “prevenire il rischio di accesso ai minori di età”, subordinando poi le competenze costituzionali delle Regioni in materia sanitaria a “tener conto dell’ubicazione degli investimenti esistenti, relativi agli attuali punti vendita”.

La giunta Serracchiani, pertanto, deve opporsi a questo decreto legislativo che ancora una volta rischia di rendere inutile la legge contro il gioco d’azzardo appena approvata dal Friuli Venezia Giulia.